Amado Nervo è stato uno scrittore messicano. Interrotti gli studi teologici, entrò in diplomazia e fu plenipotenziario in Spagna. Vivendo a lungo in Francia e Spagna, diede alla sua sterminata narrativa breve uno spirito moderno e cosmopolita, toccando, in una produzione poetica altrettanto vasta, delicati temi romantici e spirituali.
Nelle sue raccolte poetiche (Perle nere, Perlas negras, 1898; Lira eroica, Lira heróica, 1902; I giardini interiori, Los jardines interiores, 1905) riversò la sua esuberante vena religiosa e mistica, seguendo i moduli più esterni dei poeti parnassiani. Più controllata, sebbene segnata da un forte estetismo, la fase successiva e ultima: A voce bassa (En voz baja, 1909) e L’amata immobile (La amada inmóvil, postumo, 1920). Anche la sua prosa matura ha caratteri dannunziani, come mostrano i racconti di Anime che passano (Almas que pasan, 1906) e i Racconti misteriosi (Cuentos misteriosos, postumo, 1921).
«Alcuni autori pensano che, per comunicare al lettore l’esatta espressione di una cosa, siano necessarie molte parole. Ciò di cui c’è bisogno è la parola giusta.»
Fonte immagine: edizioni Vocifuoriscena